Il disegno di legge che proibisce la produzione e vendita di alimenti derivati da colture cellulari, recentemente approvato dal Parlamento italiano si trova in una fase di attesa, poiché il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha ancora firmato il provvedimento.
La legge, proposta dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, deve ora essere sottoposta a una valutazione da parte dell’Unione Europea (UE) prima di essere promulgata.
Il testo legislativo è stato inviato a Bruxelles prima dell’approvazione parlamentare, seguendo la procedura Tris che consente alla Commissione europea e agli altri Stati membri di valutare le leggi potenzialmente impattanti sul mercato unico europeo.
Tuttavia, il ministro Lollobrigida ha successivamente ritirato il testo dal Tris, posticipando l’invio a Bruxelles fino a dopo l’approvazione definitiva del Parlamento, avvenuta il 16 novembre senza alcuna modifica.
Il motivo principale del ritardo nell’approvazione della legge risiede nella necessità di una valutazione dell’UE, poiché le norme proposte dal governo italiano in nome della sovranità alimentare potrebbero influire sulla libera circolazione dei cibi prodotti in laboratorio nel mercato unico europeo.
Fino a quando l’Unione europea non emetterà una valutazione favorevole, il presidente Mattarella non può procedere con la firma e la promulgazione della legge.
L’incertezza sulla compatibilità della legge con le norme dell’UE rende cruciale la valutazione europea, il cui esito determinerà l’entrata in vigore della legge sulla carne coltivata in Italia.